Può presentarsi ad ogni età, ma più frequentemente fra i 35 e i 50 anni, privilegiando le donne con un rapporto di 4:1. L’Artrite Reumatoide è considerata una malattia cronica ed autoimmune. Il termine autoimmune indica che alcune cellule del sistema immunitario possono modificarsi e attaccare il proprio organismo. Tutti gli organi del corpo umano possono essere colpiti, ma più frequentemente un tessuto, chiamato membrana sinoviale. Come conseguenza la membrana sinoviale aumenta di volume ed aggredisce le strutture che normalmente ricopre, come tendini, legamenti, ossa e cartilagine. L’esordio e l’evoluzione di questa patologia sono peculiari per ogni paziente. Il paziente può avvertire, all’esordio della malattia, una sensazione di stanchezza associato ad un rialzo termico (febbriciattola). Nelle fasi precoci della malattia i sintomi più frequenti sono rappresentati dai problemi articolari. Compaiono tumefazione e dolore alle piccole articolazioni con coinvolgimento bilaterale e simmetrico. Le sedi più colpite sono le mani, i polsi le ginocchia ed i piedi. Nelle fasi più avanzate vengono coinvolte spalle, rachide cervicale e caviglie. Caratteristica la rigidità articolare al risveglio mattutino che si attenua con il movimento dopo qualche ora. L’artrite reumatoide può, con il passare degli anni, provocare gravi deformità articolari. Il primo e più comune sintomo della mano reumatoide, riferito dai pazienti, è il rigonfiamento a livello delle articolazioni intermedie delle dita che assumono un caratteristico aspetto “fusato”. Il rigonfiamento può compare anche a livello del polso. La membrana sinoviale tumefatta può così distruggere i legamenti, che hanno il compito di mantenere stabili le piccole ossa che compongono le articolazioni delle dita e del polso, e danneggiare anche la cartilagine e l’osso sottostante. Questo determina la comparsa di caratteristiche deformità come la “deviazione ulnare” delle dita. Anche la membrana sinoviale tumefatta che ricopre i tendini può determinarne la progressiva usura e l’improvvisa rottura così che il paziente non è più in grado di flettere o di estendere una o più dita. A volte la membrana sinoviale che circonda i tendini flessori a livello del polso, aumentando di volume, comprime il nervo mediano all’interno del canale anatomico di scorrimento dei tendini, provocando una sofferenza di tale nervo che si manifesta con formicolio e dolori al pollice, indice e medio e parte dell’anulare (sindrome del tunnel carpale).